Soprattutto nel periodo estivo saper applicare correttamente un impacco freddo è molto importante
Tra i vari compiti demandati agli operatori socio sanitari (OSS) vi è anche l’applicazione di impacchi freddi che provocano vasocostrizioni, una diminuzione della permeabilità capillare, del flusso linfatico ed ematico, una facilitazione nella termodispersione. L’impacco freddo è utilizzato in caso di mal di testa, tumefazioni, stiramenti e ipertermia.
Applicare fonti fredde, sia in forma umida che secca, in parti del corpo che hanno subito un trauma rappresenta spesso una terapia da dover realizzare dietro valutazione infermieristica o prescrizione medica.
Impacco freddo umido
Nel caso di applicazione di un impacco freddo umido, l’OSS dovrà procurarsi una spugna o una pezza di tessuto naturale come canapa, cotone e lino e una bacinella riempita con acqua fredda (temperatura raccomandata di 12° massimo 18°: dipende dal tipo di disturbo e dalla zona di intervento). Applicando la pezza sulla parte interessata, è consigliabile bagnare e strizzare il tessuto più volte per mantenere la temperatura adatta alla terapia. Coprire il paziente se sente freddo e registrare i dati rilevati nell’apposita cartella. Dopo aver terminato il servizio, l’operatore dovrà ricollocare il materiale al proprio posto.
Ovviamente, la puzza e la spugna non devono essere mai strizzate direttamente sul paziente e se il letto dovesse essere bagnato durante l’operatore, sarà premura dell’OSS cambiare le lenzuola.
Impacco freddo secco
Per quanto riguarda gli impacchi freddi a secco, questi ultimi possono essere artificiali, come medicamenti su base chimica o bombolette spray (contenenti gas freddi non tossici), o naturali, come nel caso del ghiaccio.
L’operatore socio sanitario deve utilizzare i seguenti materiali:
garze o telino;
cubetti di ghiaccio;
borsa del ghiaccio;
asciugamano;
La procedura è diversa rispetto all’applicazione degli impacchi umidi. In questo caso, infatti, è necessario:
- spiegare al paziente il trattamento che andrà effettuato;
- detergere le mani;
- infilare i guanti;
- riempire per i 2/3 la borsa con il ghiaccio;
- espellere l’aria ancora presente nella borsa e chiuderla;
- controllare che la borsa non abbia buchi e non perda acqua;
- applicare le garze o il telino;
- sistemare la borsa sulla parte del corpo interessata al trattamento;
- segnare l’ora d’inizio;
- rimuovere la borsa al termine dell’applicazione;
- svuotare la borsa e lavarla;
- annotare la durata complessiva sulla cartella;
- togliere i guanti;
- sistemare il paziente;
- mettere al proprio posto eventuali materiali.
L’OSS non dovrà mai applicare la borsa direttamente sull’epidermide del paziente, perché quest’azione potrebbe provocare delle ustioni anche gravi. Se il telino o le garze dovessero bagnarsi, devono essere immediatamente sostituito con materiale asciutto.
Inoltre, non si deve mai superare i tempi di applicazione indicati dalla prescrizione.