Gli operatori socio sanitari hanno un ruolo decisivo nell’assistere persone affette da disturbi mentali
Gli OSS interagiscono quotidianamente con i pazienti loro affidati. Proprio questo rapporto così stretto, consente loro di poter rilevare manifestazioni esteriori e comportamenti particolari che potrebbero denotare disturbi mentali (anche conosciuti come disturbi psichici).
I medici, gli infermieri e gli operatori socio sanitari devono lavorare insieme per poter arrivare a diagnosticare prima e affrontare poi le patologie connesse alla salute mentale. Infatti, non sempre gli atteggiamenti anomali riscontrati sono riconducibili ad una sola patologia. Per poter essere di aiuto, pertanto, è necessario seguire una serie di buone norme che consentiranno agli OSS di poter assistere al meglio pazienti affetti da disturbi mentali.
Quali sono i disturbi mentali più comuni?
I disturbi psichici sono diversi ma ce ne sono alcuni che sono particolarmente comuni nelle società particolarmente industrializzate e che devono essere conosciute per poter essere riconosciute:
- Disturbi d’ansia;
- Depressione (o disturbi depressivi);
- Disturbo bipolare;
- Schizofrenia;
- Dipendenze;
- Disturbi dell’alimentazione;
- Personalità borderline.
Formarsi costantemente
I disturbi mentali possono presentarsi in ogni momento della vita (infanzia, adolescenza, maturità, vecchiaia) e in tutte queste fasi le caratteristiche sintomatologiche sono diverse e particolari. Sarebbe pertanto auspicabile formarsi costantemente, sotto il controllo di personale specializzato, per riuscire a riconoscere i sintomi più comuni di ciascun disturbo.
Cosa e in che modo osservare i disturbi psichici?
Dopo aver imparato a riconoscere i sintomi, è necessario sapere cosa si deve osservare e il modo più opportuno per farlo. Non bisogna farsi distrarre da preconcetti o da stati d’animo personali: sono i dati concreti, i fatti nudi e crudi, che devono essere osservati e analizzati per consentire ai medici di poter effettuare la diagnosi. Anche nel percorso di cura, un’osservazione minuziosa, anche di fatti che sembrano di poco conto, consente agli specialisti di poter agire per tempo sul paziente in difficoltà.
L’OSS ha un ruolo che altri professionisti non possono avere proprio grazie allo stretto rapporto, quotidiano, che si instaura tra il degente e l’operatore socio sanitario.