ARES, in collaborazione con Le Kassandre, sta erogando borse di studio che consentono a donne vittime di violenza di immaginare un futuro diverso
L’8 marzo non è soltanto una ricorrenza sul calendario ma un momento per riflettere sulle donne e il loro ruolo nella società, di oggi e di domani. Ci sono donne che non hanno la possibilità di immaginare il loro futuro perché vittime di violenza di genere.
Come ricorda la Responsabile di Rete dell’A.P.S. Le Kassandre, Federica Olivares: “La Festa dell’ 8 Marzo rappresenta un’ occasione utile sia per ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche raggiunte dalle donne, sia per denunciare con maggiore forza le discriminazioni e le violenze che ancora oggi, nel 2023, le donne subiscono, in ogni ambito della vita sociale ed in ogni parte del mondo. I dati ci dicono che il fenomeno è ancora molto diffuso e che purtroppo le donne, in seguito alle violenze fisiche, psicologiche, sessuali o di natura economica, hanno ancora molta difficoltà nel denunciare. Le stime ci dicono che in Italia il 31, 5% delle donne tra i 16 e i 70 anni ha subito una qualche forma di violenza e che di esse il 63% è
vittima di intimate partner violence“.
Borse di studio per un futuro diverso
Per contrastare questa complessa situazione ARES, in collaborazione con l’Associazione “Le Kassandre”, sta offrendo borse di studio, indirizzate a donne che hanno subito violenze psichiche e/o fisiche.
“Considerando la diffusione del Fenomeno, ARES rappresenta per noi e le nostre Utenti una risorsa preziosa. Lo scorso anno abbiamo stipulato con l’Ente di Formazione ARES una Convenzione/Accordo – ha proseguito la Dott.ssa Olivares.
“Insieme abbiamo immaginato di poter aiutare le nostre Utenti e realizzare un futuro diverso elargendo borse di studio professionalizzanti funzionali a interrompere il circuito della violenza economica. Diverse hanno accettato di cogliere questa opportunità. A distanza di un anno c’è ancora grande entusiasmo e tanta voglia di crescere insieme“.
Il Presidente di ARES, la Dott.ssa Giovanna Brancaccio, da sempre sensibile alle tematiche sociali ha voluto tendere una mano anche alle Kassandre: “La formazione garantisce ad ogni individuo di acquisire elementi professionali, fondamentali per affacciarsi nel mondo del lavoro. Ecco perché ARES sta aiutando l’Associazione Le Kassandre, donando borse di studio a donne vittime di violenza, – e continua – cancellare il passato di queste donne non è possibile, il nostro obiettivo è provare almeno a cambiare il loro futuro”.