La professione di Amministratore di Condominio è possibile soltanto seguendo un corso di formazione abilitante

I condomini, secondo la legge italiana, sono edifici con più unità immobiliari (gli appartamenti) e diversi proprietari. Per amministrarli, è indispensabile possedere particolari requisiti e peculiari competenze. Come redigere i bilanci preventivi e consuntivi di spesa, verificare l’osservanza del regolamento condominiale, gestire l’eventuale portierato, soddisfare i fornitori di servizi, incassare le quote di pertinenza, provvedere alle numerose incombenze e mansioni delle assemblee.

La figura professionale di Amministratore di Condominio

Allo scopo di rispondere alle richieste del mercato, tutte le competenze citate sono state racchiuse nella figura professionale di Amministratore di Condominio, la cui formazione è stata regolata dal Decreto Ministeriale 140/2014 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero 222 del 24 settembre 2014). 

Come diventare Amministratore di Condominio?

Tramite corso apposito, come quello proposto da ARES (Associazione Ricerca e Sviluppo) è possibile diventare Amministratore di Condominio. 

Chi può diventarlo?

Possono aspirare a conseguirne l’abilitazione tutti coloro che sono interessati a svolgere questa interessante e remunerativa attività professionale.

Requisiti di accesso 

Per poter partecipare al corso è necessario essere in possesso del Diploma di Istruzione Secondaria di Secondo Grado

Durata del corso

La durata complessiva del corso è di 72 ore. 

Argomenti

Gli argomenti trattati sono numerosi. Tra questi ultimi possiamo trovare:

  • Legislazione; 
  • Gestione Amministrativa;
  • Gestione dei Conflitti; 
  • Sicurezza; 
  • Contabilità;
  • Informatica.

Qualifica conseguita

Qualifica professionale di Amministratore di Condominio è riconosciuta ai sensi della legge 19/87, valida sull’intero territorio nazionale. 

Aggiornamento

Ogni anno è previsto un corso di aggiornamento della durata di 15 ore.

Quanto guadagna l’Amministratore di Condominio?

Non esiste una tabella di riferimento, perché non esiste un albo di riferimento, per la figura professionale in argomento. 

Un indicatore, per la valutazione del compenso, può essere il numero di proprietari delle strutture amministrate.