Gli sbocchi lavorativi per gli OPI (Operatori per l’Infanzia) sono diversi: dalle scuole alle case famiglia
L’Operatore per l’Infanzia è un professionista qualificato a relazionarsi con i bambini (da uno a dieci anni), a percepire e riconoscere i loro segnali, aiutandoli così a crescere. Promuove il benessere relazionale e psicologico dei più piccoli in una fase molto delicata della crescita, nella quale sono stimolate le potenzialità latenti. La marginalità e il disagio sono due elementi che l’OPI affronta tramite l’organizzazione e la realizzazione di attività ludiche e ricreative. Queste ultime rappresentano, inoltre, uno strumento indispensabile per assicurare la crescita, l’educazione e l’autonomia del bambino.
In sostituzione dell’Educatore dell’Infanzia
L’OPI è inserito nel Repertorio Regionale delle Qualifiche Professionali della Regione Campania, in sostituzione della precedente figura professionale dell’Educatore dell’Infanzia, della quale è equivalente in base alla normativa vigente.
Sbocchi lavorativi per gli OPI
Gli Operatori per l’Infanzia hanno l’opportunità di lavorare in diversi ambiti: ludoteche, asili nido, centri per famiglie, centri gioco, case famiglia, reparti per minori in strutture sanitarie, villaggi turistici, scuole materne, comunità alloggio per minori, baby parking e strutture ricreative per minori. La collaborazione con altre figure professionali, ad esempio le maestre all’asilo nido, è indispensabile per la buona riuscita di un lavoro complesso e multidisciplinare.
Quanto guadagna un Operatore per l’Infanzia?
Lo stipendio mensile di un OPI varia tra gli 800 e i 1200 euro: molto dipende dagli anni di servizio accumulati. Incide anche se si lavora nel settore pubblico o privato.
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