La Sclerosi Multipla, in Italia, ha già colpito circa 130mila persone. L’Operatore Socio Sanitario (OSS) può fare molto per assisterli
Il 30 maggio è la Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla 2022, dedicata a sensibilizzare e informare l’opinione pubblica su una malattia molto complessa e invalidante. In questo contesto, l’OSS può fare la differenza nell’assistenza dei pazienti affetti da questa malattia invalidante.
La sclerosi multipla: alcune informazioni
In Italia sono circa 130mila i pazienti affetti da sclerosi multipla, malattia autoimmune cronica demielinizzante, che attacca il sistema nervoso centrale provocando nel malato disabilità progressive. Nel procedere della malattia, i neuroni infatti non funzionano più come prima, rendendo molto difficile la vita di chi ne è colpito.
Il ruolo dell’OSS
L’Operatore Socio Sanitario collabora con il personale medico e i fisioterapisti, curando l’alimentazione, l’igiene, l’idratazione e preparando il paziente alla fisioterapia. L’OSS non si occupa solo dell’assistenza fisica del malato ma anche del lato psicologico, fungendo da “ponte” tra medico e paziente.
Tutta una serie di attività che permettono a questo operatore sanitario di poter contribuire, attivamente, ad un’assistenza psicologica e fisica.